Clasici "fiori", visibili in un ferrofluido quando viene attraversato da un campo magnetico.

Classici “fiori”, visibili sulla superficie di un ferrofluido quando viene attraversato da un campo magnetico.

Per un Museo della Scienza situato in Piemonte ho sviluppato un exhibit didattico che illustra gli effetti dei campi magnetici su un liquido conosciuto con il nome di “ferrofluido”.

Foto del exhibit nel planetario di Pino Torinese.

Foto dell’exhibit nel planetario di Pino Torinese (foto cortesia Infini.To) .

Il ferrofluido, generalmente di colore nero, è composto da particelle ferromagnetiche immerse in un fluido, che può essere un solvente organico o anche semplicemente dell’acqua.

Il ferrofluido si comporta come un comune liquido, ma quando viene attraversato da un campo magnetico, ad esempio quello prodotto da una calamita, la sua struttura interna cambia, deformandosi in un modo particolare, come si può osservare nelle fotografie.

Le elettrocalamite che generano i campi magnetici.

Le elettrocalamite che generano i campi magnetici.

Per l’exhibit ho costruito 9 elettrocalamite e le ho distribuite a scacchiera su una lastra di alluminio circolare, fissandole con dei bulloni che fingevano anche da armature per direzionare il campo magnetico. Sopra questa lastra poggiava un vassoio circolare trasparente che conteneva il ferrofluido.

Per controllare le elettrocalamite, ho sviluppato delle schede di potenza collegate attraverso un bus DMX512 (standard d’illuminazione teatrale). Per finire, una scheda di controllo centrale generava le “coreografie”, attivando e disattivando le diverse elettrocalamite e modificando la corrente per ognuna di esse.

Visivamente si otteneva una suggestiva “danza” con fiori neri che apparivano e scomparivano sulla superficie del liquido. I visitatori potevano controllare questi effetti, attraverso alcuni pulsanti collocati sulla base dell’exhibit.

Visitatore modificando le figure dell'exhibit.

Visitatore che modifica le figure dell’exhibit (foto cortesia Infini.To)

Link del Museo: INFINI.TO (Planetario de Pino Torinese)

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