Tag: Elettronica interattiva
Sistemi elettronici interattivi sviluppati dall’autore per musei, stand e mostre multimediali.

In questo post presento dei brevi video che illustrano alcune delle mie piccole invenzione esperimentali, con un chiaro taglio vintage. La mia ricerca, che ho chiamato “ibridazioni” ha il suo focus nel lavoro artigianale di una volta, fatto di piccoli oggetti in legno che ho costruito per veicolare alcuni concetti filosofici che mi stanno a cuore.

In molte occasioni ho dovuto rendere interattivi alcuni oggetti d’uso comune, come ad esempio rubinetti, girandole, funi, telefoni a gettoni e persino un tavolo da ping pong. Tutto ciò rientra in un campo esperimentale affascinante che mi permette di rendere più umana la tecnologia che c’è alla base degli exhibit multimediali e crea una migliore empatia tra pubblico e multimedialità.

Si chiama Arena Museo Opera (AMO) il primo museo, nato a Verona, dedicato all’Opera e tutto multimediale. Sfiorando un costume di scena, appare un video che ci racconta come è stato cucito. Toccando gli spartiti, una composizione di filmati, musica e immagini d’epoca, ci proietta nello spettacolare mondo dell’opera lirica.

Sviluppati nel 2005 sono stati utilizzati in numerose installazioni interattive. L’assenza di contatto fisico tra pubblico e sensori permette di collocarli all’interno degli elementi scenografici, rendendo gli oggetti stessi sensibili al tocco dei visitatori. Per le loro caratteristiche possono essere usati in innumerevoli contesti. Sono esenti da manutenzione e hanno una vita utile praticamente illimitata.

L’installazione era collocata nello spazio interno di una costruzione semi-diroccata nella quale arnesi antichi usati dai contadini (carriole, macchina da cucire, setacci per il grano, attrezzi per disseccare le castagne) erano distribuiti armoniosamente e creavano “l’atmosfera di un tempo passato”.