sensore di tocco CPS retroilluminato

Vista pittorica del sensore di tocco CPS retroilluminato.

Il sensore CPS retroilluminato è un’evoluzione del sensore di tocco CPS standard. Esso consiste nel classico sensore al quale è stata aggiunta una cornice di led che illumina la piastra sensibile. Di conseguenza, la superficie di tocco, fatta di plexiglas o policarbonato lucido o trasparente, si trova ad un paio di centimetri dalla piastra sensibile per permettere una distribuzione omogenea della luce.

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Vista pittorica di taglio del sensore con la cornice di retroilluminazione.

Rispetto ai pulsanti normali, i CPS retroilluminati hanno notevoli vantaggi: sono esteticamente gradevoli e si integrano perfettamente con gli elementi scenici, sono esenti da manutenzione e hanno una vita utile praticamente illimitata.

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Esempio di collegamento di sensori retroilluminati ad una installazione multimediale interattiva.

Inoltre, è possibile controllare l’intensità della retroilluminazione ottenendo particolari effetti luminosi, come ad esempio transizioni morbide oppure un’illuminazione di base che si intensifica quando il sensore viene attivato.

Sensori di tocco retroilluminati

Sensori di tocco retroilluminati nella mostra “Aida” nel Museo del Teatro alla Scala  (Milano, 2006).

I CPS retroilluminati hanno una regolazione di sensibilità che permette un ampio range di lavoro. La loro superficie sensibile può variare, secondo il modello, da un minimo di 100 cm quadri fino a 500 cm quadri. Le superfici sensibili standard sono di 10cm x 15cm.

Tasti luminosi a sfioramento nella Galea del Galata

Tasti luminosi a sfioramento nella Galea del Galata Museo del Mare (Genova, 2015)

I sensori CPS retroilluminati hanno uscite di tipo industriale (open collector NPN) con connettori a morsetti, robusti e facili da montare in sede di allestimento. I cavi per collegare i sensori all’elettronica di controllo multimediale possono essere molto lunghi (decine di metri), senza rischio di interferenze. Inoltre si possono usare cavi economici che portano l’alimentazione al sensore in modo da semplificare ulteriormente l’impianto.

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Sensori di tocco retroilluminati per tavolo interattivo nella mostra “L’Italia della moneta unita”, Palazzo delle Esposizioni  (Roma, 2011).

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