Questa installazione permanente, progettata in collaborazione con Cristina Chiappini, è stata commissionata da Nice per essere posizionata all’ingresso della sua nuova sede ad Oderzo (Treviso). L’installazione reagisce al movimento che, per definizione, si svolge in un atrio: il passaggio.
Integrandosi come frammento di architettura sensibile nel volume dell’edificio, disegnata secondo un criterio strutturale di coerenza costruttiva fra le sue parti, l’installazione dialoga con l’ambiente in cui è immersa disegnando flussi di colore che accompagnano il fluire delle persone all’interno dello spazio attraverso l’illuminazione di una griglia materica tridimensionale.
La modalità di rilevamento del movimento diviene elemento caratterizzante attraverso l’emissione di sottili fasci di luce, emessi dai sensori laser, proiettati sui corpi in movimento in forma di punti rossi.
Pensata come “organo” interattivo dell’architettura, l’installazione assume inoltre la funzione di archivio della memoria, raccogliendo e visualizzando, come parole fluttuanti fra le linee della griglia, i messaggi sms che i visitatori possono inviare liberamente.
Scheda tecnica
- Nome della mostra: Responsive architecture
- Tipologia: videoinstallazione interattiva permanente
- Luogo: Oderzo, Treviso
- Data: permanente, da Aprile 2007
- Cliente: Nice
- Lavoro svolto: progetto e realizzazione dell’elettronica interattiva e dei sensori laser
- Credits: Limiteazero e Cristina Chiappini (progetto e realizzazione), Luigi D’Alosio, Nico Angelone
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