All’interno del Museo il visitatore intraprende un viaggio nel tempo in cui Torino si racconta, rivela immagini, intreccia voci e suoni per riscoprire la storia della propria comunità e della sua identità collettiva durante il periodo che va dall’istituzione delle leggi razziali (1938) all’entrata in vigore della nuova Costituzione Repubblicana (1948).
Lungo la scala che porta nei locali seminterrati le parole di chi ha vissuto la guerra rievocano frammenti di storie personali e introducono all’atmosfera degli ambienti successivi. Da qui un’ipotetica rete metropolitana, disegnata sul pavimento, guida il visitatore attraverso la città. Le linee rappresentano le tematiche scelte per compiere questo viaggio nel tempo: “Vivere il quotidiano”, “Vivere sotto le bombe”, “Vivere sotto il regime”, “Vivere sotto l’occupazione”. Ogni capolinea è caratterizzato da una videoproiezione di grandi dimensioni in cui, grazie ai nostri sistemi elettronici interattivi, immagini storiche illustrano le singole tematiche e da due ritratti-interviste a testimoni dell’epoca.
Le linee metropolitane confluiscono nella sala principale in cui si trova un grande tavolo interattivo. Sulla superficie del tavolo, distribuiti lungo le linee della metropolitana e in corrispondenza delle fermate, sono disposti documenti, fogli, cartoline, fotografie, mappe. Con l’ausilio di sensori di prossimità appositamente collocati, gli oggetti, inizialmente bianchi e muti, prendono vita appena sfiorati: animati dalle videoproiezioni, raccontano gli eventi della discriminazione razziale, della guerra, dell’occupazione, della deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Il visitatore può decidere quali luoghi di Torino esplorare semplicemente toccando gli oggetti corrispondenti alla fermata scelta. La visita continua nel sottostante rifugio antiaereo, situato a 12 metri sottoterra, dove un’installazione sonora ricrea l’atmosfera della città durante i bombardamenti, mentre le voci dei testimoni ricordano frammenti di vita vissuti in quei drammatici momenti. Ripercorrendo a ritroso parte del percorso si giunge all’ultimo capolinea, “Vivere liberi”, dove quattro ritratti-interviste descrivono le delicate e controverse fasi successive alla Liberazione.
Prima di risalire verso l’uscita, un’ultima videoinstallazione interattiva, “Vivere la Costituzione”, invita il visitatore a “fare un altro passo” e a riflettere sui diritti di cittadinanza e sull’esercizio degli stessi nella realtà contemporanea. Un suggestivo gioco di specchi mette a confronto il visitatore con se stesso e con i concetti fondamentali della Costituzione, che sono la garanzia delle sue libertà.
Per questa mostra ho realizzato tutti i sistemi elettronici degli allestimenti multimediali interattivi.
Scheda tecnica
- Nome del museo: Museo Diffuso della Resistenza di Torino
- Tipologia: installazioni interattive permanenti
- Luogo: Torino
- Data: permanente, da Gennaio 2006
- Cliente: Studio N!03
- Lavoro svolto: progetto e realizzazione dei sistemi elettronici per le installazioni multimediali interattive
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